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sabato 5 giugno 2010

Queen Biografia completa


QUEEN

Farrokh Bulsara in arte Freddie Mercury, (Stone Town, 5 settembre 1946Londra, 24 novembre 1991), è stato un cantante, compositore e musicista britannico di origini indiane.
Brian Harold May (Twickenham, 19 luglio 1947) è considerato uno dei chitarristi più bravi al mondo.
Curiosità: all'età di cinque anni, inizia a suonare il pianoforte, ma la sua vera passione è la chitarra. I suoi genitori, Harold e Ruth May, non sono in grado di acquistargli una costosa Fender Stratocaster, così nel 1963 Brian, con l'aiuto del padre, inizia a costruire la sua Red Special, ultimata nel 1966 ed utilizzata ancora oggi.
Roger Meddows-Taylor (meglio noto come Roger Taylor) (Dersingham, 26 luglio 1949) è un musicista britannico. È soprattutto noto per essere il batterista della band. Fu grande amico del suo compagno di gruppo Freddie Mercury, conosciuto fin dai tempi della scuola.
John Richard Deacon (Leicester, 19 agosto 1951) è un musicista inglese. È famoso per essere stato bassista, fino al 1997 (anno in cui si ritirò dal mondo della musica), del noto gruppo rock britannico dei Queen. Oltre al basso, Deacon ha suonato in alcune occasioni anche la chitarra e le tastiere.


I Queen sono un gruppo rock britannico originario di Londra, tra i più importanti della storia del rock. Nonostante la morte del frontman Freddie Mercury il 24 novembre1991, ancora oggi mantengono un grande seguito sia fra le vecchie che fra le nuove generazioni.
Si stima che il gruppo abbia venduto circa 370 milioni di dischi, risultando perciò tra gli artisti di maggior successo nella storia della musica. In patria, In patria, i Queen raccolgono in sole sei date più di 400.000 spettatori, stabilendo un record assoluto, con due concerti consecutivi al Wembley Stadium (11 e 12 luglio) da cui verrà tratto un doppio album. Nelle classifiche specializzate sono tra i musicisti di più lungo successo commerciale nel Regno Unito, assieme ad altre leggende della musica moderna, come i Beatles, Elvis Presley o Michael Jackson. Nel 2001 la band è stata inclusa nella Rock and Roll Hall of Fame, nel 2004 nella UK Music Hall of Fame e, nello stesso anno, il brano Bohemian Rhapsody è entrato nella Grammy Hall Of Fame, seguito nel 2009 dai brani We Will Rock You e We Are The Champions. Inoltre il complesso è l'unico nella storia ad essere stato ammesso per intero nella Songwriters Hall Of Fame.
Il gruppo ha riscosso nel corso degli anni un grandissimo successo di pubblico ed ha avuto una forte influenza sulle generazioni che l'hanno seguito e sui musicisti che ad esso si sono ispirati. Ognuno dei componenti era in grado di occuparsi della parte compositiva dei brani (numerosi furono infatti i pezzi scritti a più mani, come quelli composti dai soli membri in autonomia), ma era Freddie Mercury il personaggio più noto del gruppo, sia per il carisma mostrato dal vivo sia per il chiarissimo seppur corposo timbro vocale sapientemente valorizzato in tutti i registri. Tra i brani scritti da Mercury si ricordano We Are the Champions, Bohemian Rhapsody (proclamata più volte da critici e da sondaggi popolari la migliore canzone di sempre), Somebody to Love. Degli altri membri della band sono molto citati anche Radio Ga Ga di Roger Taylor, We Will Rock You, The Show Must Go On e Who Wants to Live Forever di Brian May, e Another One Bites the Dust e I Want to Break Free di John Deacon. In quasi tutti gli album pubblicati, tranne nei primissimi, era presente almeno un brano scritto da ogni componente del gruppo.
Altra caratteristica che li ha resi celebri erano le loro esibizioni dal vivo; dal 1970 al 1986 hanno sostenuto 707 concerti in 26 nazioni toccando tutti e 5 i continenti. Alla band è stato spesso attribuito, nel corso degli anni, il titolo di miglior live-band della storia e la loro esibizione al Live Aid è stata votata da un vasto numero di critici non solo come la migliore dell'evento, ma una delle migliori in assoluto della storia della musica moderna. Sempre nel 1986 i Queen fanno ancora da padroni d'Europa con il grandioso "Magic Tour", iniziato il 6 giugno al Rasunda Stadium di Stoccolma e conclusosi a Knebworth il 9 agosto. La macchina live dei Queen raggiunge nel corso di questo tour il suo apice; il palco è il più grande mai costruito, come anche l'impianto luci, e il set di canzoni preparato per la tourné è un mix ben studiato di brani nuovi e del passato, tutti riarrangiati in versioni particolarmente potenti. Una tappa particolarmente importante è quella al Nepstadium di Budapest il 27 luglio; è la prima volta che oltre la cortina di ferro il rock viene presentato in grandi spazi. Mercury e compagni danno vita a uno spettacolo straordinario, come documenta il relativo video, riuscendo a conquistare in un attimo un pubblico assolutamente nuovo, in particolare quando eseguono in segno di gratitudine una canzone popolare ungherese (Tavaszi Szel Vizet Araszt) duettando con la folla.
Dopo la fine del "Magic Tour" e l'assenza di qualsiasi altro nuovo progetto alimentano le voci sullo stato di salute di Freddie, che pure appare in buona forma nei video di THE MIRACLE.
L'Aids ha già iniziato a minare la salute del cantante il quale, volendo mantenere una riservatezza assoluta e conoscendo i metodi della stampa scandalistica, decide di non rivelare niente per non allarmare chi gli sta intorno e si concentra sul suo lavoro. In realtà i Queen riempiono ancora le pagine dei giornali per le loro sregolatezze, come il grande party che nel 1990 celebra il ventennale della carriera o la festa per il 40 compleanno di Roger Taylor, che con uno spettacolo di luci laser mette in allarme tutti i centri di osservazione degli Ufo. Il gruppo ritorna in studio nel 1990, mentre lo stato di salute di Freddie finisce sulle prime pagine dei giornali in seguito a un'apparizione in pubblico - per la consegna di un premio alla carriera ai Queen da parte dell'Industria fonografica britannica - in cui il cantante appare piuttosto provato e smagrito. Gli altri componenti della band sottolineano l'unità del gruppo sul piano personale rifiutandosi di rilasciare dichiarazioni e confermando l'uscita dell'album. Il lavoro di registrazione si svolge tra Londra e Montreux, dove Freddie sfugge spesso alle attenzioni della stampa.
Ormai molto debilitato dalla malattia, Mercury concentra tutte le sue energie nella registrazione dell'album, in cui trova uno stimolo per continuare la propria battaglia. Il frutto di questa commovente forza di volontà è INNUENDO, capolavoro assoluto in cui la voce di Freddie e tutto il gruppo toccano i vertici: lo stile musicale dei primi album, recuperato e rinnovato, si fonde con le nuove sonorità e le sperimentazioni musicali che caratterizzano la maturità della band, e ne emerge una sintesi che rappresenta un traguardo per tutta la musica rock. Il singolo Innuendo è un brano superbo e complesso che riassume tutto lo stile Queen, collegato direttamente al manifesto Bohemian rhapsody con cui concorre in lunghezza (più di sei minuti). Pubblicato il 14 gennaio 1991, vende 100.000 copie nella prima settimana entrando in classifica al numero 1, seguito dall'album omonimo, pubblicato il 4 febbraio, che raggiunge la prima posizione nelle classifiche di tutta Europa. INNUENDO è un lungo e contrastato discorso musicale e poetico sui temi dell'esistenza, dell'amore, una ricerca dei valori più veri e preziosi che possano dare serenità e pace. Non è del tutto giustificato cercare in ogni brano accenni alla malattia di Freddie, perché le idee originali risalgono in certi casi ad alcuni anni prima, ma certamente l'album è pervaso da una malinconia e serietà che lo rendono emotivamente molto intenso. The show must go on non è il testamento di Freddie, perché è stato scritto da Brian May in onore di Mercury stesso, ma riflette la drammatica situazione interiore in cui si sono trovati i Queen durante la difficile preparazione dell'album, che Freddie ha fermamente voluto completare, mentre assistevano al declino inarrestabile del loro grande amico e cercavano di non pensare al dolore sofferto per esaudire i suoi ultimi desideri. Anche These are the days of our lives, brano composto da Roger Taylor, è un testo triste ma sereno, un ripercorrere con la memoria i momenti felici di una vita trascorsa insieme all'insegna della musica. Nel video che accompagna il singolo, Freddie appare per l'ultima volta, mostrando coraggiosamente il suo volto distrutto dalla malattia, trova la forza per sorridere e dire per l'ultima volta ai suoi fans "I still love you".
Il 23 novembre 1991 Freddie Mercury diffonde un comunicato stampa in cui dichiara ufficialmente di essere malato di Aids e dichiara di voler aiutare la ricerca per la cura del terribile male, invitando amici e fans a fare altrettanto. Il 24 novembre 1991, alle sette di sera, l'uomo perde la sua lunga battaglia. Muore serenamente nella sua casa di Kensington, stroncato da una polmonite causata dal virus dell'Aids. Il mondo precipita nel dolore, centinaia di fans si radunano per tutta la notte in lacrime davanti alla sua abitazione e ovunque la notizia riempie le pagine dei giornali. Il suo corpo viene cremato secondo il rito zoroastriano, la religione praticata dai genitori. Freddie Mercury lascia in eredità gran parte della sua fortuna al "Terence Higgins Trust" e istituisce una propria fondazione, il "Mercury Phoenix Trust", per l'aiuto alle persone affette dall'Aids.
Il 20 aprile 1992 allo stadio di Wembley si svolge il più grande concerto degli ultimi anni, il "Freddie Mercury Tribute". Vincendo la disperazione, Brian, Roger e John salgono sullo stesso palco per l'ultima volta, per celebrare la vita e l'arte di Freddie Mercury in compagnia dei più importanti nomi del panorama rock mondiale. Il concerto viene aperto dalle esibizioni di Extreme, Metallica, Guns N' Roses, Def Leppard e Bob Geldof. Alle sei di sera è il turno di Brian, Roger e John: una schiera di straordinari artisti si unisce a loro per cantare le canzoni dei Queen ed esprimere le proprie considerazioni su Freddie Mercury e
sull'Aids. George Michael, Robert Plant, Roger Daltrey, Elton John, Mick Ronson, lan Hunter, Annie Lennox e molti altri danno vita a un concerto leggendario, trasmesso in diretta in tutta Europa. David Bowie canta forse per l'ultima volta Heroes e al termine del pezzo si inginocchia e recita una preghiera per tutte le vittime dell'Aids, riducendo al silenzio l'intero stadio. La serata si chiude con una splendida interpretazione di We are the champions da parte di Liza Minnelli cui si uniscono tutti gli artisti presenti per un grande coro finale. Sull'ultima nota Roger Taylor, vero motore dell'evento, prende in mano il microfono e grida al cielo di Londra: "Buonanotte Freddie, ti amiamo!"
 (alcuni di questi dati sono stati presi da vari siti web tra cui Wikipedia).

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